Reconsidering language teaching through a focus on humor
DOI:
https://doi.org/10.21283/2376905X.1.15Parole chiave:
UMORISMO, GIOCHI LINGUISTICI, PEDAGOGIA DELLE LINGUE SECONDEAbstract
L’insegnamento formale delle lingue è spesso basato su una serie di convenzioni moderniste che semplificano notevolmente la natura del linguaggio e del processo di comunicazione. Gli atti della creatività linguistica che coinvolgono l’umorismo o i giochi linguistici sono spesso ignorati o considerati fuorvianti. Con questo articolo vogliamo contribuire agli sforzi che si stanno compiendo per riconcettualizzare l’insegnamento delle lingue basandosi su teorie del linguaggio e della comunicazione più solide (e meno moderniste). Facendo nostre le richieste di un maggiore interesse pedagogico per l’umorismo e i giochi linguistici, mostriamo come una maggiore attenzione a queste forme del linguaggio possa aiutarci a discostarci da certe convenzioni che in classe ostacolano sia gli insegnanti sia gli alunni. In particolare, presentiamo alcune recenti concezioni del linguaggio e della comunicazione e discutiamo di come, alla luce di queste concezioni, l’umorismo e i giochi linguistici possano essere utilizzati per aumentare la consapevolezza metalinguistica degli alunni e incrementarne il repertorio comunicativo/interpretativo.
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