Translanguaging practices in CLIL and non-CLIL biology lessons in Switzerland
DOI:
https://doi.org/10.21283/2376905X.9.142Parole chiave:
PRATICHE TRANSLANGUAGING, TRANSLANGUAGING CON L1, BIOLOGIA, APPRENDIMENTO INTEGRATO DI CONTENUTI E LINGUE STRANIERE (CLIL), SVIZZERAAbstract
Gli studi sul translanguaging nei programmi CLIL (apprendimento integrato di contenuti e lingue straniere) si sono concentrati principalmente sull’uso della lingua materna (L1) come potenziale risorsa nei corsi con metodologia CLIL. In questo articolo si sostiene che le pratiche translanguaging che integrano altre risorse oltre alla L1 degli studenti sono altrettanto valide e persino necessarie nei corsi di biologia con o senza metodologia CLIL. L’analisi qualitativa di un corpus di 31 corsi di biologia CLIL (in inglese) e non CLIL (in tedesco) in Svizzera, rivela che il translanguaging che includa l’uso della lingua di partenza del lessico tecnico nella L1 degli studenti rappresenta uno strumento particolarmente utile alla negoziazione del significato. Solo uno dei due insegnanti che hanno partecipato allo studio si è servito del translanguaging per discutere del contenuto semantico del lessico tecnico. È interessante notare come lo stesso insegnante abbia atteggiamenti più estremi riguardo al comportamento linguistico, sostenendo la necessità di implementare pratiche monolinguistiche (ossia, solo l’inglese). nelle sue classi. Questa osservazione indica che le posizioni degli insegnanti nei confronti del translanguaging non coincidono necessariamente con le loro pratiche.
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