The use of previously known languages and target language (English) during task-based interaction: A pseudolongitudinal study of primary-school CLIL learners
DOI:
https://doi.org/10.21283/2376905X.11.191Parole chiave:
CLIL, USO DI LINGUE GIÀ NOTE, INTERAZIONE BASATA SUI TASK, STUDENTI DELLE SCUOLE ELEMENTARI, INGLESE COME L3Abstract
Gli studi (pseudo)longitudinali sull'uso delle lingue già note e della lingua d’arrivo (TL) in interazione sono ancora scarsi nei contesti di apprendimento integrato di lingua e contenuto (CLIL), in particolare quelli con apprendenti di giovane età. Questo lavoro esamina l'uso di lingue già note (basco-spagnolo) e dell'inglese come TL in varie categorie (richieste di assistenza e di chiarimenti, metacommenti, marcatori discorsivi di discorsi privati) in due gruppi di studenti CLIL (classi di 5a elementare e 1a media) durante l'interazione diadica. È emerso un maggiore utilizzo delle lingue già note nei discenti più grandi, soprattutto nelle strategie meno collaborative e più esterne al task. In merito all’uso della lingua di arrivo, entrambi i gruppi hanno agito similmente, ad eccezione dei metacommenti, che gli studenti più giovani hanno usato leggermente di più. Quando si confronta l’uso delle lingue già note con quello della TL entrambi i gruppi fanno ricorso allo spagnolo-basco più frequentemente che all'inglese, ad eccezione dei metacommenti. Gli studenti sembrano usare il loro repertorio linguistico per la gestione dei task. Tuttavia, ricorrono ancora alle lingue già note per mantenere il flusso del discorso.
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